Uso appropriato degli antibiotici in ambito ospedaliero e territoriale (incluse strutture residenziali): focus sui pazienti fragili

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L’antibiotico-resistenza rappresenta una delle principali problematiche di salute pubblica a livello globale con importanti ricadute sulla gestione clinica dei pazienti. Negli ultimi anni il fenomeno dell’antibiotico-resistenza si è notevolmente aggravato anche a causa dell’aumentato uso, talvolta inappropriato, degli antibiotici.
In Italia, in coerenza con il Piano d’Azione Globale “One Health” dell’OMS, nel 2022 è stato aggiornato il Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR 2022-2025) che delinea strategie coordinate e definisce le indicazioni operative a livello nazionale finalizzate ad una sorveglianza ed un monitoraggio integrato dell’antibiotico-resistenza (ABR) con particolare riferimento ai seguenti aspetti:

• prevenzione delle ICA in ambito ospedaliero e comunitario e delle malattie infettive e zoonosi;
• uso appropriato degli antibiotici in ambito umano e veterinario.

La Regione del Veneto, con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1402 del 01 ottobre 2019, ha approvato i documenti recanti “Strategia Regione Veneto per l’uso corretto degli antibiotici in ambito umano” e “Piano regionale per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle infezioni correlate all’assistenza (ICA)”, fornendo da un lato le indicazioni operative per il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva in campo ospedaliero e territoriale, anche attraverso l’attivazione di programmi di antimicrobical stewardship (AMS), con l’obiettivo di ridurre l’incidenza delle infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici e individuando nel contempo, obiettivi generali che le Aziende Sanitarie del Veneto devono raggiungere nell’ambito del contrasto alle infezioni correlate all’assistenza.
Nonostante i diversi interventi rivolti ad un uso appropriato di antibiotici, i consumi rimangono elevati a livello nazionale e regionale e si rendono necessarie nuove azioni strutturate sia in contesti ospedalieri che territoriali tra cui le strutture residenziali dove l’uso di antibiotici rimane molto esteso.